La Denominazione di Origine Controllata “Eloro” si riferisce a vini rossi e rosati, in alcuni casi con menzione di vitigno o con indicazione di sottozona.
Uvaggio
I vini Eloro vengono prodotti utilizzando uve provenienti da vigneti composti, per almeno il 90%, da vitigni Nero d’Avola, Frappato e Pignatello (da soli o congiuntamente). Possono concorrere alla vinificazione anche altri vitigni idonei alla coltivazione in Sicilia, ma non oltre il limite del 10%. Quando i vini sono accompagnati da indicazione del vitigno, questo deve rappresentare, da solo, la quota del 90%. Infine, nel caso di Eloro Pachino, la produzione deve utilizzare all’80% (minimo) il Nero D’Avola.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Rosso (titolo alcolometrico volumico totale minimo 12% vol.) è rubino, talvolta con riflessi violetti o granati, profumo franco e robusto, leggermente etereo, e sapore amarognolo, sapido, fresco e tannico, con un gradevole retrogusto asciutto. Il Rosato (11,5% vol.) è rosa grigio con riflessi granati, odore delicato con aroma di frutta e sapore vellutato, fruttato e leggermente acidulo. Il Nero d’Avola (12% vol.) è rosso, con odore vinoso e sapore secco. Il Frappato (12% vol.) ha odore intenso e sapore asciutto e armonico. Il Pignatello (12% vol.) è rosso intenso, con profumo delicatamente vinoso e gusto tipico, asciutto e gradevole. Infine, il Pachino (12% vol.) è rubino granato, con intensi riflessi rosso mattone per l’invecchiamento, il profumo è generoso e muschiato; il sapore di corpo, tannico, robusto, con retrogusto vellutato.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione coincide con un ristretto lembo di terra nella Sicilia sud-orientale. Si tratta di un’area di pianura e bassa collina, dove i rilievi non superano mai i 300 metri s.l.m e il clima è caldo – arido.
Specificità e note storiche
Il nome Eloro è omonimo a quello di un’antica città fondata dai coloni greco-corinzi, nel VII secolo a.C. Si trovava alla foce del fiume Tellaro, su una collina prospicente lo Jonio.