Nella Denominazione di Origine Protetta “Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto” rientrano due tipologie di vini: Rosso e Rosato.
Uvaggio
La composizione dell’uvaggio da cui vengono vinificati i vini Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto prevede, nei vigneti di provenienza, una quota tra il 40% e il 60% di Gaglioppo. A questa si aggiunge una quota tra il 40% e il 60% di Nocera, Nerello mascalese, Nerello cappuccio, Malvasia nera, Malvasia bianca e Greco bianco (soli o congiunti). Infine, fino ad un massimo del 35%, possono concorrere anche altri vitigni a bacca bianca.
Caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche
Il Sant’Anna di Isola di Capo Rizzuto rosso ha una colorazione che può risultare più o meno carica, a seconda delle produzioni. L’odore è vinoso e caratteristico e si accompagna ad un sapore asciutto, armonico e rotondo. Il titolo alcolometrico volumico totale minimo è di 12% vol. Anche nel Rosato (12% vol.) la tonalità può risultare più o meno carica e l’odore si conferma vinoso e caratteristico, così come il gusto, che è asciutto, armonico e rotondo.
Zona di produzione delle uve
La zona di produzione, prevalentemente pianeggiante, ha il suo perno nel paese di Sant’Anna, frazione di Isola Capo Rizzuto, ma interessa anche i comuni di Crotone e Cutro.
Specificità e note storiche
Già nel periodo della Magna Grecia, Sant’Anna era un centro vinicolo d’eccellenza e il suo vino veniva esportato fino a Creta e in Egitto. Fama che è rimasta solida nei secoli, tanto che l’imperatore Federico Barbarossa, sbarcato in zona e innamoratosi del vino locale, vi si fermò ben sei mesi.
SCARICA in formato PDF DISCIPLINARE VINO S.ANNA DI ISOLA CAPO RIZZUTO DOP